Salvini torna nel Bestiario con l’ennesima sparata: un esame di integrazione che non c’entra nulla col suo ministero. Un articolo sferzante e senza filtri.

Bilancio Salvini ministero infrastrutture: grandi annunci, poche opere reali. Un’analisi sferzante tra propaganda, ponte fantasma e risultati minimi.

Una volta la vita era un’arena disordinata, non la caricatura digitale che ci siamo cuciti addosso oggi: ti svegliavi male, ti lavavi se ti ricordavi, mangiavi quello che capitava e nessuno pretendeva di dirti quanti passi fare o quanta acqua bere; ora invece sembriamo animali addomesticati dalle notifiche, felici come allocchi di farci spiegare da un’icona come vivere, perché evidentemente una vita ridotta a un’app è più comoda di una vita vera, con tutto il suo sudore, i su

La sconfitta europea emerge con chiarezza: la guerra in Ucraina mostra un continente marginale, incapace di incidere sulla geopolitica mentre il mondo ridisegna il nuovo ordine globale.

Il mondo si muove senza chiedere permesso e l’Europa resta indietro: un’analisi lucida e disincantata sul nuovo ordine globale e sul declino del ruolo europeo.

Analisi chiara e imparziale sulla vicenda del polo logistico a Castano Primo, tra fatti, comunicazione istituzionale e rapporto tra amministrazione e cittadini.

Perché Putin vuole davvero il Donbass: non nostalgia sovietica, ma potere, strategia e controllo sul futuro dell’Ucraina. Una lettura chiara e senza filtri.

Una riflessione sull’Avvento e sulla polemica artificiale su crocifissi e presepi. Tradizioni strumentalizzate e propaganda travestita da identità.