Il Piano di Pace di Trump per l'Ucraina: L'Architettura dei 28 Punti
- Max RAMPONI

- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 7 min

Nel precedente articolo ho spiegato come l'Europa abbia reagito alla sola idea di un piano di pace per l'Ucraina come chi teme più lo specchio che l'immagine. Là descrivevo un continente incapace di produrre una visione autonoma, prigioniero di leader senza statura, paralizzato dal terrore di assumersi la responsabilità politica di anche solo pronunciare la parola "negoziato".
Qui non ripeto nulla. Qui vado avanti. Perché quel piano non è più una frase sparata da Trump, non è uno slogan e non è nemmeno un bluff. È un impianto strategico di 28 mosse, preparato da chi una futura amministrazione Trump la sta costruendo davvero. Ed è proprio questa architettura, non la fanfaronata delle "24 ore", ad aver fatto impallidire Bruxelles più di qualsiasi mossa russa.
Il piano esiste, è documentato, e Axios ha visto il testo completo. È stato elaborato dall'inviato speciale Steve Witkoff con il contributo del Segretario di Stato Marco Rubio e del genero di Trump Jared Kushner. Secondo la Casa Bianca, Witkoff e Rubio hanno lavorato "discretamente" a questo piano per circa un mese. L'inviato russo Kirill Dmitriev ha dichiarato di aver trascorso tre giorni a Miami (dal 24 al 26 ottobre) con Witkoff per redigere il piano, e ha affermato che "la posizione russa viene davvero ascoltata".
Il piano di pace per l'Ucraina trumpiano parte da una premessa che i leader europei non hanno il coraggio di dire ad alta voce: la guerra non ha un esito militare totale possibile. Nessuna vittoria piena per Kiev, nessuna disfatta totale per Mosca. Continuare a ripetere il contrario è propaganda interna. Da questa premessa nasce la prima grande linea del piano: la ricerca di un accordo che congeli il conflitto e stabilisca nuove regole di convivenza.
Il primo nucleo del piano riguarda il territorio. Secondo le fonti verificate, la Crimea, Luhansk e Donetsk verrebbero riconosciuti come parte della Russia. Kherson e Zaporizhzhia rimarrebbero sotto controllo congelato lungo la linea del fronte. Ciò significa che l'Ucraina cederebbe il controllo del Donbass, ma — almeno secondo il testo del piano — ne manterrebbe la proprietà legale. Non è chiaro da fonti ufficiali se Mosca pagherà una rendita per il controllo di fatto della regione: questo punto viene riportato dalle fonti come possibile ma non chiaramente documentato nel testo completo.
L'elemento singolare è che gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscerebbero Crimea e Donbass come territori legittimamente russi, ma l'Ucraina non sarebbe obbligata a farlo. È una soluzione tecnica che permette agli americani di chiudere con la Russia mentre lascia a Kiev lo spazio politico di non arrendersi formalmente.
Il secondo nucleo riguarda il military setup di Kiev. L'esercito ucraino sarebbe ridotto a 600mila effettivi. Secondo i dati verificati, l'esercito ucraino conta attualmente 800mila-850mila militari, mentre prima della guerra ne contava circa 250mila. Questa riduzione avrebbe l'effetto di fissare un tetto massimo alle capacità offensive di Kiev. L'Ucraina accetterebbe di sancire nella propria Costituzione che non aderirà mai alla Nato. Allo stesso modo, la Nato accetterebbe di includere nei propri statuti una disposizione secondo cui l'Ucraina non sarà ammessa in futuro. Inoltre, la Nato accetterebbe di non stazionare truppe permanenti in Ucraina.
Il terzo asse del piano interviene su una questione cruciale: le garanzie di sicurezza. Per la prima volta, secondo il documento ufficiale, gli Stati Uniti offrono una garanzia modellata sull'articolo 5 della Nato. Secondo il testo verificato: qualsiasi futuro "attacco armato significativo, deliberato e sostenuto" da parte della Russia contro l'Ucraina "sarà considerato un attacco che minaccia la pace e la sicurezza della comunità transatlantica", e Usa e alleati risponderanno di conseguenza. È la prima volta che un documento ufficiale americano riporta questa dicitura in riferimento all'Ucraina come parte della comunità transatlantica. Questa è una garanzia senza scadenza predefinita, rinnovabile.
Riguardo alla Russia, il piano prevede che Mosca accolga il riconoscimento dei nuovi assetti territoriali e accetti un patto di non aggressione globale con Russia, Ucraina ed Europa. La Russia dovrebbe sancire per legge la sua politica di non aggressione nei confronti dell'Europa e dell'Ucraina. Dovrebbe inoltre accettare di estendere i trattati di non proliferazione nucleare, incluso il Trattato START I, con gli Stati Uniti.
In cambio, secondo le fonti, la Russia sarebbe reintegrata nell'economia globale. Il piano prevede discussioni sulla revoca delle sanzioni, il rientro della Russia nel G8, e la conclusione di un accordo di cooperazione economica a lungo termine con gli Stati Uniti. Se però la Russia invadesse di nuovo l'Ucraina, tutte le sanzioni globali verrebbero ripristinate e il riconoscimento dei nuovi territori annullato.
La ricostruzione dell'Ucraina secondo il piano prevede un "potente pacchetto globale" di misure. Verrebbe creato un Fondo di sviluppo per l'Ucraina per investire in settori in rapida crescita, tra cui tecnologia, data center e intelligenza artificiale. Gli Stati Uniti collaboreranno con l'Ucraina per ricostruire, sviluppare e gestire congiuntamente le infrastrutture del gas ucraino, compresi gasdotti e impianti di stoccaggio. Sforzi congiunti per la riabilitazione delle aree colpite dalla guerra. Gli Stati Uniti stipuleranno un accordo di cooperazione economica a lungo termine per lo sviluppo reciproco nei settori dell'energia, delle risorse naturali, dell'intelligenza artificiale e dei data center.
Secondo il testo verificato, 100 miliardi di dollari di beni russi congelati saranno investiti in progetti guidati dagli Stati Uniti per ricostruire e investire in Ucraina, con gli Stati Uniti che riceveranno il 50% dei benefici. L'Europa contribuirà con ulteriori 100 miliardi di dollari per aumentare l'importo degli investimenti disponibili per la ricostruzione. I fondi europei congelati saranno sbloccati e i restanti fondi russi congelati saranno investiti in un veicolo di investimento separato, russo-americano.
Il monitoraggio dell'accordo rappresenta un elemento chiave. L'accordo sarebbe giuridicamente vincolante. La sua attuazione sarebbe controllata e garantita dal Consiglio di pace, presieduto da Donald J. Trump, con sanzioni imposte in caso di violazione. Cesserebbe il fuoco una volta che tutte le parti avranno accettato il memorandum e si saranno ritirate nei punti concordati.
Il piano include inoltre l'istituzione di un gruppo di lavoro congiunto russo-americano sulla sicurezza per promuovere e garantire il rispetto di tutte le disposizioni dell'accordo. L'Ucraina terrebbe elezioni entro 100 giorni dalla sottoscrizione del piano. A tutte le parti coinvolte nel conflitto verrebbe concessa un'amnistia completa per le loro azioni durante la guerra, senza possibilità di avanzare rivendicazioni o reclami in futuro.
Per quanto riguarda la centrale nucleare di Zaporizhzhia, verrebbe commissionata dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). La Russia non impedirebbe all'Ucraina di utilizzare il fiume Dnepr per scopi commerciali e sarebbero conclusi accordi sul libero trasporto di grano attraverso il Mar Nero.
Ora arriviamo al punto che ha fatto più tremare i ministeri degli Esteri europei: la UE è stata esclusa dal tavolo delle trattative, non per antipatia, ma perché — dal punto di vista della Casa Bianca — è inefficace. Ventisette paesi che non riescono a votare un regolamento migratorio non possono negoziare con Mosca. Il tavolo è effettivamente trilaterale: USA, Russia, Ucrania. L'Europa assiste, non decide. L'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas ha dichiarato pubblicamente di non sapere se gli europei siano stati coinvolti nell'elaborazione del piano e ha sottolineato che "per porre fine alla guerra è necessario che anche gli ucraini e gli europei siano d'accordo su questi piani". Il ministro degli Esteri tedesco ha confermato che non è stato informato sulla redazione del piano.
Sulla posizione di Kiev emerge un quadro contraddittorio. Una fonte con conoscenza diretta del piano ha affermato che il consigliere per la Sicurezza nazionale ucraino Rustem Umerov è stato incaricato da Zelensky di negoziare con Witkoff, che molti dei commenti di Umerov sono stati incorporati nel testo del piano e che durante i colloqui sono stati concordati molti punti. Tuttavia, secondo un funzionario ucraino sentito da Axios, il consigliere per la Sicurezza non ha accettato i termini durante l'incontro. Kiev si opporrebbe a molte condizioni. Secondo NBC News, l'Ucraina è stata informata delle linee generali del piano, ma non ha ricevuto un briefing dettagliato né è stata invitata a fornire commenti sulla versione finale. Zelensky ha dichiarato di voler discutere il piano con Trump "nei prossimi giorni".
Il Cremlino ha mantenuto una posizione di apparente prudenza. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che "non ci sono novità" nei negoziati con gli Usa sull'Ucraina e ha ricordato i colloqui sull'Ucraina durante il vertice di agosto in Alaska tra Putin e Trump, affermando che oltre a quanto discusso ad Anchorage, non ci sono stati ulteriori sviluppi.
Il piano di pace per l'Ucraina di Trump non serve a far vincere uno o perdere l'altro: serve a ristabilire chi comanda nel blocco occidentale. E l'Europa — quella che nel precedente articolo mostravo già nuda nella sua impotenza — qui viene semplicemente scavalcata. Perché chi un piano ce l'ha decide. Chi non ce l'ha, subisce.
Fonti Articolo Piano di Pace
Axios - Piano di pace Trump in 28 punti, accesso diretto al documento
Sky TG24 - Ucraina, piano di pace Trump: Donbass e Crimea alla Russia
ANSA - Ucraina: il piano Usa spiazza Kiev, Zelensky chiede una 'pace dignitosa'
ANSA - Dal Donbass ai jet europei in Polonia, il piano di Trump per l'Ucraina
Il Sole 24 ORE - Il piano di pace Trump: Crimea e Donbass alla Russia contro garanzie di sicurezza
Il Messaggero / Axios - Guerra Ucraina, il piano Trump per la pace: i 28 punti
L'INDIPENDENTE - Pace in Ucraina: Russia e USA avrebbero elaborato un piano in 28 punti
Tgcom24 / Mediaset - Ucraina, cosa prevede il piano Trump per la pace in 28 punti
Adnkronos - Ucraina, dal Donbass alla Russia e Kiev mai nella Nato al ritorno di Mosca nel G8
Agenzia Nova - Ucraina: "Axios" pubblica il piano di pace Usa, ecco i punti principali
Quotidiano.net - Guerra Ucraina Russia, i 28 punti del piano di Trump
Reuters - Fonti sulla pressione Usa su Kiev per accettare il piano
Citato in multiple fonte europee
✍️ Testo e analisi di Max Ramponi
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