Viviamo in un mondo dove non serve più essere spiati: ci spiatiamo da soli. Ogni clic, ogni ricerca, ogni like è un pezzo di noi che consegniamo con entusiasmo a un sistema che ci studia, ci prevede e ci addestra. L’algoritmo non è un dio digitale, è solo uno specchio: mostra quanto siamo diventati docili. Non pensa, calcola. Non punisce, corregge. E soprattutto, non ti ama: ti usa finché resti prevedibile. Ti mostra ciò che vuoi vedere, ti protegge dal dubbio e ti accompagna nella tua bolla personalizzata, dove tutto è rassicurante e nulla è vero.

Questo libro non parla di tecnologia, ma di comportamento. È un saggio sulla resa quotidiana all’automatismo, sulla dipendenza dalla semplificazione, sulla libertà sacrificata in nome della comodità. Ogni capitolo è un atto d’accusa contro la nostra obbedienza volontaria. Non esistono colpevoli, solo complici.

“L’algoritmo ti osserva…” è una riflessione sull’uomo ridotto a dato, sulla società che scambia la connessione per conoscenza e l’efficienza per progresso. È un invito a tornare a essere imprevedibili, a riscoprire il valore dell’errore, del silenzio, della lentezza. Perché l’unica cosa che l’algoritmo non sa calcolare è l’imprevisto umano.

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✍️ Testo e analisi di Max Ramponi
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